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17/11/2023 - Volare tra Viti e Storia: Il Vigneto Sospeso nel Cielo del Castello di Copertino
Immerso nel paesaggio suggestivo del Salento, il Castello di Copertino ha aggiunto un nuovo capitolo alla sua lunga storia: il primo e unico vigneto fortificato al mondo. Le viti di Negroamaro, coltivate ad alberello e disposte su antichi bastioni, donano un'emozione unica, sospese tra terra e cielo azzurro.
L'idea di questa innovativa impresa è nata dal Presidente ed agronomo Francesco Trono insieme all'enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi della storica Cantina sociale Cupertinum, condividendo così la visione di "coltivare" il Castello, unendo così i simboli di Copertino. "Le nostre etichette di vino raffigurano il portale del Castello da oltre sessant'anni -hanno dichiarato il Presidente Trono e l'enologo Pizzolante Leuzzi- e quando scoprimmo che i bastioni erano stati coltivati a vigne e olivi secoli fa, abbiamo deciso di unire la storia alla nostra cantina".
Nel 2014, con approvazione ufficiale della Direzione del Castello e della Soprintendenza, duecento viti di Negroamaro sono state piantate sui maestosi bastioni del forte, tessendo un legame unico con la produzione vinicola locale. Il Salento, noto per la sua terra color "rosso stupendo", ha accolto questa iniziativa come un omaggio al suo passato come scrisse Carmelo Bene nel testo dedicato alla figura di San Giuseppe da Copertino, il Santo dei voli: "È una terra nomade che gira su sé stessa. A vuoto. A questo Sud non resta che volare".
Secondo l'architetto Pietro Copani, Direttore del Castello, il Vigneto sulle mura è un tesoro della Puglia, testimone di un legame secolare tra il luogo e la sua produzione. Il Conte di Copertino vinificava le uve e custodiva le riserve nei sotterranei del Castello sin dal Cinquecento, una tradizione ora rivissuta con questo progetto, che non solo conserva la memoria di una tradizione secolare ma crea un circuito virtuoso tra agricoltura, cultura e turismo. Le uve raccolte produrranno un pregiato Negroamaro in purezza, le cui bottiglie verranno messe all'asta per finanziare un progetto di valorizzazione territoriale.
Giuliano Sangiorgi, copertinese e voce dei Negroamaro, cresciuto all’ombra del Castello, su Cupertinum doc, il giornale promosso dalla Cantina, tirando in ballo una frase di Lugi Veronelli, ha scritto: “Più che il canto della terra, credo che il vino sia il canto delle persone che stanno sulla terra”. Il canto dei viticoltori della Cupertinum. Figli di una terra che ha imparato a volare.
II Vigneto sul Castello è quindi, più di una produzione vinicola, è un inno alla storia, alla comunità e all'arte di volare che caratterizza la terra del Salento. Una storia che si alza in alto, come il volo del Santo, portando con sé un retaggio di tradizione e progresso.
