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Spello

data pubblicazione: 11/11/2008
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Proseguiamo anche questa settimana per il nostro appuntamento con l’Italia in camper, l’itinerario dell’Umbria. In questa nuova puntata, stavolta ci spostiamo a Spello. Adagiata sulle estreme propaggini meridionali del Monte Subasio, è stata interamente edificata con il calcare rosato dello stesso monte, tanto da risplendere con un colore sorprendente al calar del sole. La visita di Spello inizia dalla sua parte più bassa, meridionale, ancora cinta dalle Mura Romane ben conservate, nelle quali si aprono, sulla Via Roma, la Porta Urbica, e sulla Piazza del Mercato la grandiosa Porta Consolare, del I sec. a. Cristo, affiancata da una torre medievale. Si inizia a salire per la Via Consolare: finita la curva, ci si imbatte nella Cappella Tega, del XIV sec., originariamente dedicata a S. Anna. Poco più avanti, sulla destra dello slargo intitolato a Matteotti, si erge la Chiesa di S. Maria Maggiore. L‘interno a croce latina presenta delle volte a crociera ed è allestito con ricchi altari del XVIII secolo, presenta sul lato sinistro la Cappella Baglioni, decorata da affreschi del Pinturicchio e con un pavimento in maioliche di Deruta. Sempre su Piazza Matteotti, la Chiesa di S. Andrea, edificio originariamente romanico del XII o XIII sec., è stata più volte ristrutturata. Proseguendo per Via Cavour si raggiunge Piazza della Repubblica con il Palazzo Comunale Vecchio, costruito nel 1270 che ospita la Raccolta Archeologica Civica, con stele sepolcrali, sculture ed epigrafi, e la Pinacoteca Civica, che raccoglie fra l’altro opere e tavole di artisti umbri del XIV e XV secolo. L‘antica piazza medievale è stata pesantemente compromessa dagli edifici moderni. Un tempo qui sorgeva il foro della città romana, che per via del terreno scosceso ebbe bisogno di imponenti strutture di sostegno, ancora in parte visibili presso il parcheggio di S. Andrea, a ridosso dell‘omonimo convento, sotto alla scuola e in Via S. Filippo. Continuando per Via Giulia, che segue il limite della cerchia di mura romane, si passa accanto all‘Arco di Augusto. Ne rimangono solamente i pilastri laterali con l‘attaccatura dell‘arco. Da qui si prende per Via dei Cappuccini verso la Porta dell’Arco Romano, di epoca repubblicana. Alla sua sinistra si alzano le Mura e il torrione della Rocca, i resti della fortezza fatta erigere dal Cardinale Albornoz. Dal Belvedere si scende verso la seconda porta monumentale romana, la Porta Venere, da qui si può raggiungere l‘Anfiteatro, del quale restano solo parti del podio e del corridoio. Poco lontano si trova la Chiesa romanica di S. Claudio, del XII sec., con la facciata leggermente asimmetrica, sormontato centralmente dal campanile a vela. Proseguendo si giunge alla Villa Fidelia (o Costanzi), costruita nel XVI secolo in un‘area dedicata a templi e terme, delle quali rimangono solo i terazzamenti. Vi furono trovati una statua di Venere e l‘epigrafe dei privilegi conferiti da Costantino alla città. La villa, ora di proprietà dell‘Amministrazione Provinciale, ospita la Collezione Straka-Coppa, una raccolta di opere e documenti d‘arte moderna e contemporanea. Sempre da Spello, infine, si consiglia una visita al vicino Castello di Collepino, un grazioso borgo altomedievale con una splendida visuale dalle falde del Subasio. Ma Spello è famosa anche per le infiorate, composizioni floreali che rappresentano figurazioni e motivi ornamentali liturgici. Si tengono ogni anno nel mese di Giugno dopo un lavoro di preparazione di settimane, ma vengono completate con i fiori freschi nell'arco di una sola notte. Usando solo fiori e erbe profumatissime, si ottengono figure e motivi ornamentali dai colori smaglianti e sfumature raffinate. Capolavoro della creatività artistica spellana, le infiorate creano con i loro colori e profumi uno spettacolo di grande suggestione nelle vie cittadine.  Proseguiamo anche questa settimana per il nostro appuntamento con l’Italia in camper, l’itinerario dell’Umbria. In questa nuova puntata, stavolta ci spostiamo a Spello. Adagiata sulle estreme propaggini meridionali del Monte Subasio, è stata interamente edificata con il calcare rosato dello stesso monte, tanto da risplendere con un colore sorprendente al calar del sole. La visita di Spello inizia dalla sua parte più bassa, meridionale, ancora cinta dalle Mura Romane ben conservate, nelle quali si aprono, sulla Via Roma, la Porta Urbica, e sulla Piazza del Mercato la grandiosa Porta Consolare, del I sec. a. Cristo, affiancata da una torre medievale. Si inizia a salire per la Via Consolare: finita la curva, ci si imbatte nella Cappella Tega, del XIV sec., originariamente dedicata a S. Anna. Poco più avanti, sulla destra dello slargo intitolato a Matteotti, si erge la Chiesa di S. Maria Maggiore. L‘interno a croce latina presenta delle volte a crociera ed è allestito con ricchi altari del XVIII secolo, presenta sul lato sinistro la Cappella Baglioni, decorata da affreschi del Pinturicchio e con un pavimento in maioliche di Deruta. Sempre su Piazza Matteotti, la Chiesa di S. Andrea, edificio originariamente romanico del XII o XIII sec., è stata più volte ristrutturata. Proseguendo per Via Cavour si raggiunge Piazza della Repubblica con il Palazzo Comunale Vecchio, costruito nel 1270 che ospita la Raccolta Archeologica Civica, con stele sepolcrali, sculture ed epigrafi, e la Pinacoteca Civica, che raccoglie fra l’altro opere e tavole di artisti umbri del XIV e XV secolo. L‘antica piazza medievale è stata pesantemente compromessa dagli edifici moderni. Un tempo qui sorgeva il foro della città romana, che per via del terreno scosceso ebbe bisogno di imponenti strutture di sostegno, ancora in parte visibili presso il parcheggio di S. Andrea, a ridosso dell‘omonimo convento, sotto alla scuola e in Via S. Filippo. Continuando per Via Giulia, che segue il limite della cerchia di mura romane, si passa accanto all‘Arco di Augusto. Ne rimangono solamente i pilastri laterali con l‘attaccatura dell‘arco. Da qui si prende per Via dei Cappuccini verso la Porta dell’Arco Romano, di epoca repubblicana. Alla sua sinistra si alzano le Mura e il torrione della Rocca, i resti della fortezza fatta erigere dal Cardinale Albornoz. Dal Belvedere si scende verso la seconda porta monumentale romana, la Porta Venere, da qui si può raggiungere l‘Anfiteatro, del quale restano solo parti del podio e del corridoio. Poco lontano si trova la Chiesa romanica di S. Claudio, del XII sec., con la facciata leggermente asimmetrica, sormontato centralmente dal campanile a vela. Proseguendo si giunge alla Villa Fidelia (o Costanzi), costruita nel XVI secolo in un‘area dedicata a templi e terme, delle quali rimangono solo i terazzamenti. Vi furono trovati una statua di Venere e l‘epigrafe dei privilegi conferiti da Costantino alla città. La villa, ora di proprietà dell‘Amministrazione Provinciale, ospita la Collezione Straka-Coppa, una raccolta di opere e documenti d‘arte moderna e contemporanea. Sempre da Spello, infine, si consiglia una visita al vicino Castello di Collepino, un grazioso borgo altomedievale con una splendida visuale dalle falde del Subasio. Ma Spello è famosa anche per le infiorate, composizioni floreali che rappresentano figurazioni e motivi ornamentali liturgici. Si tengono ogni anno nel mese di Giugno dopo un lavoro di preparazione di settimane, ma vengono completate con i fiori freschi nell'arco di una sola notte. Usando solo fiori e erbe profumatissime, si ottengono figure e motivi ornamentali dai colori smaglianti e sfumature raffinate. Capolavoro della creatività artistica spellana, le infiorate creano con i loro colori e profumi uno spettacolo di grande suggestione nelle vie cittadine. 



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