“Città delle terme, dello sport e delle fontane”. E’ questa la definizione con la quale è nota Acquappesa, ridente località della Calabria, affacciata sul Mar Tirreno cosentino, meta di questa settimana per il consueto appuntamento con la rubrica Italia in Camper. Il suo nome è legato a doppio filo a quello delle Terme Luigiane, chiamate così in onore di Luigi Carlo di Borbone, che ne patrocinò lo sviluppo, e note già a Plinio il Vecchio per le proprietà curative delle acque. Ogni anno, infatti, migliaia di turisti giungono da tutto il mondo nell’accogliente Parco Termale per curare e prevenire riniti, sinusiti, reumatismi e tanti altri disturbi. L’odierna Acquappesa si presenta al visitatore con il suo suggestivo borgo antico, da cui si diramano una serie di vie e viuzze che si inerpicano lungo il declivio naturale, su cui è adagiato il paese. Davvero caratteristica la pittoresca fontana sormontata da una statua di bronzo, raffigurante una donna in costume locale, che versa acqua da un antico contenitore calabrese chiamato BUMMULU. Passato e futuro si incontrano, invece, nella monumentale Piazza Regina Elena, affacciata direttamente sul mare come la torretta di una nave, progettata dal celebre architetto Massimiliano Fuksas. Ma il nome di Acquappesa è legato anche alla sua splendida marina, che dispone di oltre 6 chilometri di spiagge, lambite da un mare cristallino. E proprio lungo questa linea costiera è impossibile non notare lo scoglio della Regina, che emerge maestoso dalle acque tirreniche. Circondato da un alone di mistero, lo scoglio è oggetto di molte leggende, una delle quali gli attribuisce i meriti della ritrovata fecondità della regina Isabella di Francia, rifugiatasi nelle sue cavità, per sfuggire ad una tempesta. Non solo mare e terme. Acquappesa è anche sinonimo di folklore e tradizioni. Celebre è infatti la festa patronale dedicata a Maria Santissima del rifugio, che si svolge ogni anno nei primi due giorni di Luglio. La Chiesa dedicata alla patrona risale al 18° secolo e nacque come piccola cappella spoglia e disadorna. Solo nell’800, grazie all’opera di Monsignor Guarnieri, si arricchì di bellezze artistiche, diventando uno dei più affascinanti luoghi di culto dell’intera Arcidiocesi di Cosenza. Per raggiungere Acquappesa bisogna percorrere l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, imboccare l’uscita di Lagonegro e seguire la linea costiera tirrenica lungo la Strada Statale 18.